Quando Sara Cerrini arrivò a Doccia nel 1951, il paese era sprovvisto di un vero e proprio edifico scolastico. Dal 1915, due stanze della cucina della villa-fattoria di Tigliano furono “la scuola” di Doccia. I bambini prima di raggiungerle, dovevano percorrere diversi chilometri e in inverno anche in mezzo alla neve. Per Sara Cerrini questa era una grande mancanza che andava a ledere il principio costituzionale del diritto allo studio. Attraverso la corrispondenza, tecnica didattica innovativo e cardine del metodo Cerrini, gli alunni presero conoscenza dei propri diritti e intrattennero con le varie autorità locali, come il sindaco di Pontassieve Enso Boscherini, un fitto scambio epistolare che permise, in tempi relativamente brevi la costruzione della scuola di Doccia il 3 novembre 1952